Nel tenimento della Partecipanza esistono tre grossi cavi che attraversano la zona da Est ad ovest: la Fossa Sorga e la Fossa del Bosco, che convogliano le loro acque nel colatore generale Zena in località Ponte Torrazzuolo e il Canal Torbido che, con un corso quasi parallelo a quello dei due colatori principali, va a convogliare le sue acque nel cavo Boscaglia. A Est del territorio un altro cavo, il Muzza, segna il confine con il Comune di Sant’Agata Bolognese e rappresenta l’estremo limite orientale della Partecipanza; a Nord infine lo scolo Arginone segna per un buon tratto il limite settentrionale del tenimento.
Con direzione Sud-Nord si distinguono altri canali importanti: Erbetole, Mislè, Limpido, Dugarola, che intersecano i tre cavi centrali; numerosi all’interno del territorio sono le derivazioni e i fossi che riducono progressivamente le loro sezioni inoltrandosi nei campi, in modo da servire razionalmente tutto il tenimento.
La viabilità interna, composta sino a qualche anno fa da piccoli sentieri in terra battuta, è oggi praticabile grazie alla costante manutenzione.
In alcuni argini dei cavi principali sono stati piantati filari di pioppi che in alcuni casi fungono anche da confine, ad esempio sul cavo Muzza al confine con Sant’Agata Bolognese.
Sul territorio restano alcuni fabbricati rurali e alcune barchesse; i primi fino a qualche hanno fa erano cinque, oggi ne restano tre adibiti ad abitazione civile.
Sono due invece le barchesse, rifugi per la pioggia, di forma rettangolare costituiti da una tettoia e da tre lati in muratura mentre il quarto lato è aperto per permettere l’ingresso, risalgono all’inizio del 1900.
Dal 1960 esistono nella zona Nord-Est del tenimento due laghetti artificiali, denominati Lago di Sopra e Lago di Sotto, che, adibiti fino a qualche anno fa a zona di ripopolamento ittico, rientrano oggi in un più vasto progetto di riqualificazione ambientale, progetto al quale sono cointeressate, oltre all’Amministrazione Comunale di Nonantola, quelle dei comuni limitrofi, le Province di Modena e Bologna e alcune associazioni naturalistiche locali.
I laghi si trovano in quella zona del tenimento che si identifica con le “Valli” ovvero la Valle di Sopra e la Valle di Sotto. Si tratta di un’area molto simile ad un triangolo racchiuso dagli argini della Fossa Bosca e della Fossa Sorga e dalla strada, soggetta a facili allagamenti è stata nel tempo variamente utilizzata.
Attualmente le Valli costituiscono la parte più ampia della zona individuata come “Area di Riequilibrio Ecologico”. Nell’Oasi del Torrazzuolo troviamo una delle case coloniche chiamata “Casa della Guardia”, dotata di un’aula per la didattica ambientale, di una mostra espositiva di attrezzi della civiltà rurale e degli antichi mestieri, nei pressi inoltre è presente un campo catalogo di erbe officinali e di piante da frutto dimenticate.
Nelle altre terre della Partecipanza si realizzano tecniche colturali suggerite dalla migliore e più avanzata esperienza agricola, non diversamente da quanto avviene nel restante territorio comunale. Assai diffuse sono le pratiche di rotazione delle colture e l’uso di prodotti per l’agricoltura nel rispetto e salvaguardia dell’ambiente.
I prodotti coltivati vanno dalla barbabietola da zucchero (in via di sostituzione) alla soia, dall’erba medica al grano, all’orzo, al granoturco, agli ortaggi. Assai limitata è la coltivazione della frutta e dell’uva, poche inoltre sono le produzioni di meloni e cocomeri.